<Le senti le auto?>
<Le sento.>
<Le vedi le luci della stazione?>
<Le vedo.>
<Lo senti il miagolio del gatto?>
<Sì, sento anche quello.>
<Le cicale, senti le cicale?>
<Sì, da prati lontani.>
<Te le ricordi le favole?>
<Quali?>
<Quelle del librone arancione che ti portò tuo padre invece di un gioco.>
<Oh sì, le ricordo.>
<Ricordi quando te le leggeva?>
<Sì, era estate e le cicale sembravano vicinissime.>
<Qual era il racconto che preferivi?>
<Questo non interessa a nessuno.>
<Però io lo so!>
<Perché tu sei me! Devi saperlo!>
<Erano storie meravigliose.>
<Sì, ed io non sono riuscita a trovare il passaggio
per tornare nella realtà>
<Cioè?>
<Cioè, se me lo chiedi, passo ancora
interi pomeriggi cercando di spiegare
al lupo che in realtà l’uva non è acerba,
ma è la volpe che è una stronza!>
<Il lupo non ci crede?>
<Il lupo si ubriaca ogni notte
da quando ha conosciuto la volpe,
è difficile spiegargli le cose.>